Il programma “Chissà chi è”, condotto da Amadeus sul Nove, sta affrontando difficoltà nella fascia di access prime time, con ascolti deludenti e insoddisfazione del pubblico. Nonostante una partenza discreta, il trend negativo si è consolidato nel tempo, con il programma che si attesta su una media di 602.000 spettatori e un share del 2.9%. In confronto, i programmi concorrenti, come “Affari Tuoi” di De Martino, hanno raggiunto ascolti nettamente superiori, con oltre 5 milioni di spettatori e uno share del 26.1%. Anche “Striscia la Notizia” ha ottenuto un buon risultato con il 13.7% di share.
Per cercare di migliorare la situazione, gli autori hanno deciso di spostare leggermente l’orario di messa in onda, allungando il programma dalle 20.50 fino alle 22. Tuttavia, questo strategemma non ha sortito effetti positivi; anzi, ha attirato critiche da parte del pubblico, aggravando la percezione di un flop. Diverse opinioni critiche si possono trovare sui social, dove gli spettatori manifestano il loro disappunto riguardo alla scelta di orario e alla direzione del programma. Alcuni commenti evidenziano come lo spostamento dell’orario non farà altro che sottolineare i problemi di “Chissà chi è”, ricordando che le aspettative iniziali erano ben diverse.
In aggiunta, la concorrenza si è dimostrata sempre più agguerrita, con “Casa a prima vista” su RealTime che ha superato “Chissà chi è”, registrando 895.000 spettatori e un 4.3% di share. La combinazione di risultati deludenti e la negatività sui social ha messo in luce una crisi significativa per il programma di Amadeus, che non riesce a trovare il giusto pubblico nonostante gli sforzi per risollevare le sorti della trasmissione. L’inquadramento critico e i contenuti dell’argomento potrebbero indicare necessità di ristrutturazione o ripensamento della proposta televisiva da parte del conduttore e del suo team.