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sabato, 7 Dicembre, 2024
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Alternativa tra gli uni e gli altri: scontro di civiltà

La crisi della politica contemporanea si manifesta attraverso il dato socioculturale rivelato da Lucio Caracciolo: negli Stati Uniti, il 94% dei matrimoni avviene tra consanguinei politici, mentre solo il 6% dei matrimoni supera questa divisione. Questo fenomeno indica che le due fazioni politiche si sono trasformate in tribù, creando una frattura insuperabile che mette a rischio la convivenza democratica. La situazione non è esclusiva degli Stati Uniti, ma riflette una tendenza globale che evidenzia la crisi delle democrazie moderne.

Nonostante gli appelli occasionali a rinsaldare un certo galateo istituzionale evocando un passato più rispettoso, è fondamentale ricordare che anche in passato vi erano forti contrasti tra le parti, come tra democristiani e comunisti, distinti ma in grado di dialogare. Allora, i leader cercavano di comunicare anche con gli avversari e dovevano mantenere una certa attenzione nei confronti delle loro opinioni, evitando l’eccessiva demonizzazione. Questa dinamica contribuiva a ridurre l’asprezza dei conflitti, anche durante le campagne elettorali, che apparivano crudeli ma presentavano elementi di rispetto reciproco.

Oggi, invece, nessuno cerca più di persuadere gli elettori altrui; il focus è rivolto esclusivamente alla mobilitazione del proprio elettorato. Gli argomenti utilizzati riscaldano solo i cuori dei sostenitori, con una rifiuto a considerare le posizioni avversarie. Questa evoluzione porta verso una forma di monogamia politica simile a quella americana, un passo insidioso verso una divisione totale. Anche se l’Italia non ha ancora raggiunto questo punto, ci stiamo avvicinando pericolosamente, nonostante un certo buonsenso che occasionalmente ci ha protetti dagli eccessi.

Il discorso contemporaneo si allontana significativamente da quello passato, e il tentativo di conquistare l’elettorato avversario è scomparso, sostituito da una retorica polarizzante. Se questa tendenza dovesse continuare, potremmo ritrovarci a rimpiangere il trasformismo politico di un tempo, che, sebbene criticabile, permetteva una certa fluidità e interazione tra le diverse forze politiche. La situazione attuale è segnata da una rigida separazione che potrebbe minare la stessa essenza delle democrazie, spingendole verso un conflitto insanabile.

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