Due alpinisti romagnoli, Luca Perazzini e Cristian Gualdi, sono dispersi sul Gran Sasso dopo essere scivolati in un canalone a 2.700 metri di altitudine. I due alpinisti erano impegnati in una scalata quando, a causa di una scivolata, sono finiti nel canalone. Nonostante fossero ben equipaggiati, le loro condizioni sono diventate critiche e sono bloccati lì da domenica pomeriggio. Non si hanno notizie della loro sopravvivenza da quando i loro telefoni hanno smesso di funzionare.
Le famiglie e la comunità locale esprimono preoccupazione e fanno appelli a mantenere la speranza, anche se le ore passano e la situazione si complica. Le operazioni di salvataggio sono state gravemente ostacolate dalle avverse condizioni meteo, caratterizzate da raffiche di vento che raggiungono i 100 km/h, nebbia e precipitazioni. Le squadre di soccorso non sono riuscite ad avanzare oltre la Sella di Corno, un punto cruciale nel cammino verso i due alpinisti.
Il sindaco di Santarcangelo di Romagna, Filippo Sacchetti, ha espresso la sua vicinanza alle famiglie dei due uomini, che si sono recate in Abruzzo per seguire l’evoluzione della ricerca. Questo incidente rappresenta un episodio tragico in un anno particolarmente difficile per la montagna abruzzese, che ha visto dieci vittime e due dispersi. Nel 2023, la montagna abruzzese ha registrato diversi incidenti, tra cui sette gravi e tre malori che hanno aumentato la consapevolezza sull’importanza della preparazione e della sicurezza necessaria per affrontare i rischi delle escursioni.
A fronte delle recenti critiche sulla sicurezza in montagna, è stato recentemente pubblicato un vademecum contenente consigli pratici per aiutare ad evitare tragedie simili in futuro. La speranza è che, con un miglioramento delle condizioni climatiche, le squadre di soccorso possano riprendere le operazioni e trovare Luca Perazzini e Cristian Gualdi. La situazione continua ad essere critica, ma le famiglie e la comunità continuano a sperare in un esito positivo.