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“In base alle verifiche fatte dall’Ana e da verifiche dirette con i vertici della sicurezza pubblica di Rimini, non è stata presentata ad oggi nessuna denuncia rispetto alle presunte molestie lanciate sui social network relativamente all’adunata degli Alpini di Rimini. Non solo, eravamo presenti all’evento in oltre venti parlamentari della Lega e non ci sono giunte nemmeno lontanamente segnalazioni di questo tipo. Nemmeno una. Detto questo è evidente che eventuali comportamenti di violenza e molestia, se ci sono stati, vanno condannati e puniti severamente, ma vanno denunciati nelle sedi opportune. Tutto questo non può in alcun modo gettare un’ombra sul Corpo degli Alpini che rappresenta un fiore all’occhiello per l’intero Paese. Guai a chi tocca gli alpini! Ancor più se chi lo fa è da ascrivere a quella sub-cultura di sinistra che ha cercato sin da subito di sabotare l’Istituzione di una giornata, il 26 gennaio, dedicata alle Penne nere” così in una nota il Dipartimento Difesa della Lega Salvini Premier.

“Per Rimini l’adunata degli Alpini ha rappresentato un evento grandioso dal punto di vista economico e culturale. Un fine settimana di festa che ha dato lustro all’intero Paese e che ha lasciato una città più pulita di come l’ha trovata. Cercare di macchiare la divisa di chi ieri ha lottato per la libertà dell’Italia e che oggi in tempo di Pace è da sempre impegnato sul fronte della solidarietà e dell’impegno civile, è un atto odioso. Le forze dell’ordine, a fronte di denunce formali che ripetiamo non ci sono state, individuino i presunti colpevoli e si faccia chiarezza sulla loro identità e sulla loro eventuale appartenenza al Corpo. E’ chiaro che tra le fila dei 400mila partecipanti all’Adunata ed i 75mila Alpini che hanno sfilato si può nascondere chiunque” conclude la nota.

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