Il progetto ARIANNA dell’Istituto Superiore di Sanità ha evidenziato un consumo insufficiente di legumi in Italia. Su un campione di 3732 persone, meno della metà ha rispettato le raccomandazioni nutritive di 2-3 porzioni a settimana. I legumi, fonti importanti di proteine vegetali, vitamine del gruppo B, ferro, zinco e fibra, sono fondamentali per prevenire malattie cronico-degenerative, ma il loro consumo globale è piuttosto basso, con una media di 7,77 kg pro capite, inferiore in Europa (2,97 kg).
In Italia, il consumo medio di legumi è di soli 9 grammi al giorno. Il progetto ARIANNA ha rivelato che il 62,76% dei partecipanti consuma almeno 2 porzioni settimanali, ma un’analisi dettagliata ha mostrato che meno della metà rispetta le linee guida. Le probabilità di conformità sono più basse tra gli uomini, le persone sopra i 40 anni e coloro con un reddito superiore a 50.000 euro. Tuttavia, nel Sud Italia e tra i partecipanti fisicamente attivi, si registrano valori più alti di rispetto delle raccomandazioni.
Nutritivamente, i legumi offrono un’elevata qualità a costi contenuti, rendendoli un alimento sostenibile. Essi sono fondamentali nella Dieta Mediterranea e contribuiscono alla fertilità del suolo fissando l’azoto atmosferico e diminuendo l’uso di fertilizzanti chimici. Inoltre, la loro coltivazione richiede meno risorse idriche e produce ridotte emissioni di gas serra, rendendoli un’opzione a basso impatto ambientale. È dunque essenziale promuovere un maggiore consumo di legumi, favorendo una dieta più vegetale per la salute e il benessere del pianeta.