Maurizio Landini, Segretario Generale della Cgil, ha criticato il Governo Meloni riguardo alle nuove aliquote Irpef, portandolo a fare marcia indietro. Durante un’assemblea dei candidati Fp Cgil, Landini ha dichiarato che l’azione del governo avrebbe comportato un prelievo di 4 miliardi ai lavoratori dipendenti e pensionati, definendo la situazione un inganno smascherato. Ha inoltre sottolineato la necessità di una riforma fiscale equa, che permetta a ciascuno di pagare in base alle proprie entrate. I dati Istat hanno evidenziato che il modello fiscale attuale, adottato negli ultimi 15-20 anni, è inadeguato e necessita di cambiamenti. Secondo Landini, le leggi attuali hanno deteriorato il mondo del lavoro, creando un modello imprenditoriale insostenibile basato su appalti e subappalti.
In risposta alle preoccupazioni espresse dalla Cgil, il Ministero dell’Economia ha annunciato un intervento normativo per correggere le aliquote Irpef e evitare aggravi sui contribuenti, dopo che le segnalazioni di alcuni Caf avevano attirato l’attenzione degli organi di stampa. La Cgil ha accolto con soddisfazione questa decisione, evidenziando di aver protetto gli interessi dei lavoratori e costretto il governo a rivedere una normativa ritenuta profondamente ingiusta. Inoltre, Landini ha criticato il governo per la gestione delle tasse e per le politiche che favoriscono l’evasione fiscale attraverso condoni. L’ammissione dell’errore da parte del Governo Meloni ha apparecchiato la questione fiscale, sottolineando la sua disattenzione nei confronti dei lavoratori e pensionati.