C’è tensione al Ministero della Cultura, con il nuovo ministro Alessandro Giuli che minaccia di dimettersi a seguito delle dimissioni di Francesco Spano, ex capo di gabinetto. Spano ha annunciato le sue dimissioni tramite una lettera indirizzata a Giuli, citando insulti ricevuti in chat di Fratelli d’Italia e accuse da parte di Pro Vita e Famiglia. Le sue posizioni pro-LGBTQ+ e la sua omosessualità avrebbero alimentato le critiche nei suoi confronti. La minaccia delle dimissioni di Giuli è stata vista come una reazione diretta alla vicenda di Spano.
Secondo fonti, è stata la premier Giorgia Meloni a intervenire per cercare di calmare la situazione, contattando Giuli per dissuaderlo dalle dimissioni e prevenire una crisi più grande all’interno del governo. Le dimissioni di Giuli potrebbero compromettere l’egemonia della destra nel settore culturale, cosa che mette ulteriormente pressione sulla già precaria stabilità del ministero.
Tuttavia, la situazione sembra essere lontana dalla risoluzione definitiva. Durante un prossimo appuntamento settimanale, Sigfrido Ranucci di Report è atteso a rivelare dichiarazioni che potrebbero complicare ulteriormente le cose. Ranucci potrebbe riferirsi sia a Spano che a Giuli. Inoltre, si segnala un potenziale conflitto di interessi riguardante il marito di Spano, l’avvocato Marco Carnabuci, il quale avrebbe ricevuto incarichi dal Maxxi. Questi incarichi sono stati ottenuti quando Giuli ricopriva la carica di segretario generale del museo, mentre Spano aveva già avuto un ruolo simile in passato.
Tuttavia, l’accusa di conflitto di interessi sembra indebolirsi, poiché Carnabuci aveva avviato una collaborazione con il museo prima che venissero conferiti i suddetti incarichi a Giuli e Spano. Questo scenario complesso evidenzia le fragilità interne al Ministero della Cultura e come le pressioni esterne possono influenzare la stabilità politica. La direzione che prenderanno gli eventi nei prossimi giorni rimane incerta, soprattutto in un contesto in cui gli interventi della premier potrebbero non bastare a contenere le tensioni.