Dopo la vittoria di Donald Trump alle elezioni statunitensi, il giornalista e scrittore Alan Friedman ha espresso il suo disappunto sui social media, affermando che il popolo americano ha fallito nel votare contro un “fomentatore di odio”. In un commento sul suo profilo X, Friedman ha evidenziato che gli americani avevano l’opportunità di riaffermare la loro fede nella democrazia, ma non l’hanno sfruttata. La vittoria di Trump, che ha sconfitto la sua avversaria democratica Kamala Harris, ha scatenato la reazione di Friedman, il quale ha pubblicato una rappresentazione inquietante della Statua della Libertà con il viso coperto dalle mani, simboleggiando il suo sconforto.
Friedman ha sottolineato come la vittoria di Trump, il quale ha fatto della campagna basata sull’odio, abbia sorpreso, soprattutto dato che le categorie come donne, giovani e minoranze etniche non abbiano avuto un impatto significativo sul risultato. Si è chiesto dove fossero le donne pronte a difendere i diritti riproduttivi e i giovani che avrebbero dovuto sostenere Harris. Ha inoltre espresso incredulità per il supporto ricevuto da alcune minoranze etniche, come afroamericani e latini, nonostante i commenti razzisti di Trump.
In un breve video, Friedman si è interrogato su quali saranno le conseguenze della vittoria di Trump sul futuro degli Stati Uniti e sull’Europa. Ha espresso preoccupazioni riguardo alle implicazioni per la democrazia americana e per gli alleati europei, menzionando possibili aumenti dei dazi commerciali, danni alla Nato e l’eventualità che Trump possa essere influenzato da leader come Vladimir Putin o Netanyahu.
Friedman ha concluso segnalando che le sfide future saranno difficili e che ci sono molte incognite da affrontare. Con la prossima inaugurazione di Trump nel gennaio 2025, le sue preoccupazioni per gli effetti sulla democrazia liberale e sul panorama internazionale rimangono elevate. La situazione attuale appare complessa e carica di incertezze, lasciando domande aperte sul futuro politico e sociale degli Stati Uniti.