All’Università di Pavia, uno studente di 22 anni, Roberto Buzzi, è stato aggredito mentre si trovava al dipartimento di Scienze politiche. Buzzi, rappresentante di Azione universitaria legata a Fratelli d’Italia, ha denunciato di essere stato picchiato per le sue posizioni politiche, sostenendo di essere stato definito “sporco fascista”. I carabinieri, tuttavia, stanno indagando su un possibile litigio per motivi personali, attribuendolo forse a gelosia verso una ragazza.
Buzzi, che si candida per il Consiglio nazionale degli studenti (Cnsu) alle elezioni di maggio, ha comunque sottolineato il movente politico della violenza subita. Il rettore dell’Università, Francesco Svelto, ha annunciato provvedimenti disciplinari, affermando che inizialmente sembrava prevalere una causa passionale, ma che erano emerse anche motivazioni politiche, rendendo l’episodio ancora più grave. L’Unione degli studenti universitari (Udu) ha condannato senza riserve qualsiasi forma di violenza, specificando che, in seguito alla notizia dell’aggressione, hanno escluso da subito motivazioni politiche. Tuttavia, la posizione di alcuni membri del gruppo è cambiata a seguito delle dichiarazioni di un dipendente dell’ateneo.
La vicenda ha attratto l’attenzione del mondo politico, con Fratelli d’Italia che ha denunciato l’accaduto come un atto vile. Il presidente del Senato, Ignazio La Russa, ha sottolineato l’inaccettabilità della violenza politica negli atenei. Anche la ministra dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, ha espresso solidarietà a Buzzi, affermando che all’università non c’è spazio per la violenza.