Gli affitti brevi in Lombardia hanno conosciuto un notevole incremento, superando le 40.000 unità nel 2024, triplicando rispetto agli anni precedenti. Questi alloggi, che includono camere in affitto all’interno di abitazioni private e appartamenti affittati interamente, sono distinti dai tradizionali Bed and Breakfast. Nel 2019, gli affitti brevi si attestavano poco sopra le 12.500 unità.
Se si considerano anche gli alloggi gestiti in forma imprenditoriale, come residence e appartamenti per vacanza, il numero totale sale a quasi 58.000, confrontato con circa 18.000 del 2019. Tuttavia, le strutture alberghiere tradizionali sono rimaste relativamente stabili, passando da 2.825 nel 2019 a 2.832 nel 2024, con un incremento di posti letto per gli alberghi di categoria superiore.
Questo aumento delle abitazioni per affitti brevi è trainato dal crescente numero di turisti. Nel 2024, i clienti che hanno soggiornato almeno una notte in Lombardia hanno raggiunto i 21 milioni, segnando una crescita rispetto ai 19 milioni del 2023. Le presenze turistiche totali sono state di 53 milioni, con un incremento del 10,6% rispetto all’anno precedente.
Analizzando i dati provinciali, Milano ha visto la maggiore crescita in termini assoluti con oltre 14.000 nuovi appartamenti per uso turistico, seguita da Como e Brescia. Nonostante l’abbondanza di affitti brevi, alcuni centri storici manifestano preoccupazioni per la concorrenza sleale con gli alberghi e la carenza di appartamenti per i residenti. I comuni, come Sirmione e Varenna, stanno cercando di regolamentare il fenomeno, ma spesso le norme vengono contestate legalmente.
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