Luca, un bambino di 4 anni, è stato portato via dalla sua famiglia affidataria per essere affidato in pre-adottivo a un’altra coppia, una decisione presa dal tribunale per i minorenni di Milano. La famiglia che ha cresciuto Luca, composta da genitori naturali di tre figli ormai maggiorenni, lo ha accolto quando aveva solo 30 giorni ed è diventata per lui l’unica famiglia che conosca, dopo quattro anni di affido-ponte. L’avvocato della coppia, Sara Cuniberti, descrive la situazione come “folle”, sottolineando che Luca aveva incontrato i nuovi genitori solo una volta prima del trasferimento, avvenuto senza preavviso durante un incontro con assistenti sociali sconosciuti.
La coppia affidataria si era resa disponibile ad adottare Luca quando il giudice aveva chiesto il loro consenso, ma sorprendentemente il tribunale ha dichiarato l’adottabilità del bambino per un’altra famiglia. Dopo aver presentato un ricorso urgente, i genitori hanno ricevuto una comunicazione che annuncia il trasferimento di Luca, avvenuto senza alcun preavviso, lasciandoli senza notizie dal giorno della separazione.
L’avvocato sostiene che l’affido non deve servire come scorciatoia per l’adozione e che ci devono essere regole per garantire la stabilità dei bambini. Rileva che separare Luca dalla sua famiglia affidataria comporta un trauma potenzialmente irreparabile. La coppia ha lanciato una petizione online “Per salvare Luca”, che ha già raccolto quasi 8.000 firme, chiedendo la revisione della decisione del tribunale e un rapido trattamento del loro ricorso per l’adozione in casi particolari.