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domenica, 9 Febbraio, 2025
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Addio a Linda Lavin, l’iconica Alice Hyatt: un’era di talento e collaborazioni con Gérard Depardieu

È morta all’età di 87 anni l’attrice statunitense Linda Lavin, famosa per il ruolo di Alice Hyatt nella sitcom “Alice” (1976-85). Scomparsa a causa di complicazioni derivanti da un cancro ai polmoni, Lavin aveva iniziato la sua carriera teatrale a Broadway nel 1962, guadagnandosi fama internazionale grazie alla sitcom che raccontava la vita di una cameriera con sogni da cantante. Il suo ruolo le valse due Golden Globe e una nomination agli Emmy Award. Lavin lasciava il suo terzo marito, il batterista Steve Bakunas, e aveva precedentemente sposato l’attore Ron Leibman dal 1969 al 1980 e Kip Niven dal 1982 al 1992.

Prima di dedicarsi al piccolo schermo, Lavin aveva ricevuto numerosi riconoscimenti per le sue interpretazioni teatrali, tra cui due Drama Desk Award, un Tony Award, un Obie Award e un Lucille Lortel Award. Alcuni dei suoi successi teatrali più noti includono “Il diario di Anna Frank”, “Gypsy”, “Broadway Bound” e “Piccoli omicidi”. Nata a Portland nel 1937, Lavin ha anche interpretato la detective Janice Wentworth nelle prime due stagioni di “Barney Miller” (1974-1982) e recitato in film come “Ci penseremo domani” e “Voglio tornare a casa!” con Gérard Depardieu. Ha avuto anche ruoli come guest star in serie come “I Soprano” e “The O.C.”.

Il personaggio di Alice Hyatt, protagonista di “Alice”, era ispirato alla pellicola “Alice non abita più qui” di Martin Scorsese (1974) e seguiva le vicende di una madre vedova in cerca di una nuova vita a Phoenix. Mentre lavorava come cameriera al Mel’s Diner, Alice interagiva con diversi personaggi, tra cui il burbero proprietario Mel e le eccentriche colleghe Flo e Vera.

Nel corso della sua carriera, Lavin si impegnò anche nel movimento femminista, sostenendo l’emendamento per la parità dei diritti e partecipando alla Commissione nazionale per le donne lavoratrici. In un’intervista del 2012, sottolineò l’importanza del suo ruolo in relazione alle sfide affrontate dalle donne lavoratrici negli Stati Uniti, evidenziando il divario salariale. La sua carriera e il suo attivismo hanno lasciato un’impronta significativa nella cultura popolare e nei diritti delle donne.

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