È morto Enrico Citterio, imprenditore di 99 anni della storica famiglia Citterio, nota per il suo impero nel settore dei salumi affettati in vaschetta. La notizia è stata diffusa solo di recente, per volere della famiglia. Enrico era nipote di Giuseppe Citterio, fondatore della prima salumeria a Rho nel 1878, che sviluppò una ricetta per conservare la carne di maiale e lanciò la produzione del salame di Milano.
Nel corso di cinque generazioni, la famiglia Citterio ha creato un’azienda riconosciuta a livello mondiale. Un momento cruciale si è verificato nel 1955, quando il nonno di Enrico inventò una tecnica per produrre il salame Milano durante tutto l’anno, nonostante le limitazioni tecnologiche dell’epoca. Nel 1958, l’azienda iniziò la produzione sottovuoto, che le consentì di affermarsi nel mercato dei salumi in vaschetta.
Oggi, i salumi Citterio sono leader nel loro segmento e nel 1974 l’azienda è sbarcata negli Stati Uniti, dove possiede attualmente due stabilimenti a Freeland, in Pennsylvania. Grazie alla visione di Enrico Citterio, l’azienda ha esteso la sua distribuzione a 40 paesi, con la produzione concentrata principalmente in Italia, dove gestisce otto siti produttivi.
Enrico Citterio è morto a Rho, dove sono stati celebrati i suoi funerali in forma privata, rispettando il desiderio della famiglia di mantenere riserbo. Fabrizio Cecchetti, coordinatore regionale della Lega, ha voluto onorare l’imprenditore, sottolineando il suo attaccamento al territorio e il suo contributo alla città di Rho, sia in termini di sviluppo economico che di creazione di posti di lavoro. Cecchetti ha proposto di intitolare a Enrico Citterio una piazza o una strada nella sua città natale, ma anche di attivarsi a livello regionale per garantirne il giusto riconoscimento come imprenditore, innovatore e visionario.
L’eredità di Enrico Citterio, quindi, continua a vivere attraverso l’azienda che ha costruito e il riconoscimento della sua figura significativa nel panorama imprenditoriale italiano e internazionale.