Nel 2002 vinse il Premio Nobel per l’Economia, diventando a tutti gli effetti il primo psicologo a ottenere questo riconoscimento. Dimostrò come le persone prendano spesso delle decisioni senza seguire dei veri e propri criteri logici. Considerato il padre della finanza comportamentale, ci lascia uno dei più influenti personaggi del secolo.
Daniel Kahneman è scomparso all’età di 90 anni. Era nato il 5 marzo 1934 a Tel Aviv e si era laureato in psicologia presso l’Università Ebraica di Gerusalemme nel 1954. Dopo aver recentemente detto addio a Frans de Waal, ecco un’altra celebre scomparsa che ci farà ricordare a lungo il mese di marzo 2024.
Subito dopo la laurea, entrò nell’esercito dove fu incaricato di valutare le giovani reclute e le performance dei piloti. Ha conseguito nel 1961 un dottorato di ricerca presso l’Università della California a Berkeley, per poi tornare ad insegnare nel dipartimento di psicologia dell’Università Ebraica. Nel 1993 si trasferì presso la prestigiosa Università di Princeton nel New Jersey, dove divenne professore di psicologia.
Kahneman era “lo psicologo vivente più influente al mondo. Il suo lavoro è davvero monumentale nella storia del pensiero umano“, ha dichiarato Steven Pinker, professore dell’Università di Harvard. Cerchiamo di ripercorrere brevemente la sua incredibile carriera.
Nel 1969 incontrò Amos Tversky, che divenne suo grande amico nonché collaboratore per decenni. Lo stesso Kahneman dichiarò: “Probabilmente ho condiviso più della metà delle risate della mia vita con Amos“.
Inoltre, con la cosiddetta “teoria del prospetto“, Kahneman e Tversky rivoluzionarono completamente la psicologia prima e l’economia poi.
Scoprirono infatti che spesso le persone prendono decisioni che vanno contro i loro interessi. La motivazione principale, è da ricercare nell’influenza di eventi recentemente accaduti. Le conseguenze? Saltare velocemente alle conclusioni ed essere particolarmente restii a cambiare idea.
Arriviamo velocemente nel 2011, quando Kahneman allargò la sua popolarità grazie al bestseller (che vi consigliamo di leggere assolutamente) “Pensieri lenti e veloci“, in cui veniva presentata una visione della mente umana come suddivisa e guidata da due sistemi: uno veloce e intuitivo, l’altro lento e razionale.
Nel libro aggiungeva all’analisi dei meccanismi decisionali anche una serie di consigli per prendere decisioni migliori nel corso della vita. Tranquilli, parolacce e dito medio non sono tra questi!
Infine, ricordiamo come nel 2013 Kahneman ricevette dall’allora presidente degli Stati Uniti d’America Barack Obama, la Medaglia presidenziale della libertà, ovvero la più alta onorificenza civile americana. Non male!