Romano Prodi ha reagito con ira a una domanda di una giornalista riguardo al Manifesto di Ventotene, citato di recente dalla premier Giorgia Meloni in Parlamento. Durante un’intervista nel programma “Quarta repubblica”, la giornalista ha chiesto a Prodi un’opinione su un passaggio del manifesto che menziona la proprietà privata, suggerendo la sua necessità di essere “abolita, limitata, corretta, estesa caso per caso”. Prodi, infastidito, ha risposto: “Ma che cavolo mi chiede? Io ho mai detto una roba del genere in vita mia?”. Quando la cronista ha chiarito che stava citando il manifesto, Prodi ha ricordato la storicità del testo, redatto nel 1941 da persone perseguitate dai fascisti, e ha accusato la giornalista di non avere “senso della storia”.
Aggiungendo alla discussione, Prodi ha sottolineato che la vera questione non è chi dovrebbe guidare il centrosinistra in futuro, ma come costruire una coalizione efficace in vista delle prossime elezioni, sottolineando che le idee e gli obiettivi devono essere chiari. Ha osservato che la destra non sta mantenendo le sue promesse e che è necessario agire rapidamente per formare un’alleanza vincente, prima che sia troppo tardi. L’intervento di Prodi ha acceso polemiche nel dibattito politico, rendendo il Manifesto di Ventotene nuovamente un argomento di discussione attiva, in particolare riguardo alla sua interpretazione e applicazione nel contesto politico attuale.