Il freddo ha colpito tutta Italia, portando all’accensione dei riscaldamenti in molte città. A partire da oggi, 15 novembre, in città come Roma e Taranto, finalmente i termosifoni possono essere accesi, mentre la Sicilia dovrà aspettare ancora due settimane.
A Roma, l’ordinanza del sindaco Gualtieri consente l’attivazione degli impianti fino al 7 aprile 2025, con un massimo di 11 ore al giorno, tra le 5 e le 23. La temperatura massima stabilita per le attività industriali e simili è di 17°C, mentre per gli altri edifici è di 19°C, con una tolleranza di +2°C. Ci sono delle deroghe per categorie specifiche come ospedali, case di riposo, scuole e altre strutture speciali, che non sono soggette alle stesse limitazioni di tempo.
Al Nord, i riscaldamenti sono già attivi praticamente ovunque, a eccezione della provincia di Imperia, che ha un clima più mite. In questa provincia, i termosifoni possono essere accesi da oggi per un massimo di 10 ore al giorno, fino al 31 marzo 2025, con deroghe in caso di temperature eccezionalmente basse. Molte province del Sud, come Napoli, Bari e Taranto, possono accendere i riscaldamenti dal 15 novembre fino al 31 marzo con un limite di 10 ore al giorno.
Le città in zona B, tra cui Palermo, Siracusa e Reggio Calabria, dovranno aspettare fino al 1° dicembre per accendere i riscaldamenti. Qui, gli impianti potranno funzionare per un massimo di 8 ore al giorno. Anche in zona A, che comprende solo i comuni di Lampedusa, Linosa e Porto Empedocle, i riscaldamenti potranno essere attivati dal 1° dicembre, ma solo per 6 ore al giorno fino al 15 marzo.
Queste disposizioni sono finalizzate a garantire comfort termico durante il periodo invernale, bilanciando le esigenze di risparmio energetico con il bisogno di calore nelle abitazioni e nelle strutture pubbliche.