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Abdul Ghani Al-Kikli in Italia: Il Torturatore Libico che Complica la Situazione per Giorgia Meloni dopo Almasri

Abdul Ghani Al-Kikli, capo delle milizie di Tripoli, è giunto in Italia per visitare Adel Jumaa, un ministro libico ricoverato in un ospedale privato di Roma dopo un tentativo di omicidio a Tripoli. Al-Kikli è accusato di torture sui migranti nelle prigioni libiche e la sua presenza in Italia solleva nuove preoccupazioni per il governo di Giorgia Meloni, dopo il recente caso di Almasri.

Secondo Husam El Gomati, attivista libico, la visita è stata documentata con una foto pubblicata su X (Twitter). Al-Kikli è considerato una figura chiave nel controllo della detenzione dei migranti in Libia e la sua condotta è stata criticata da Amnesty International e da vari organismi internazionali, essendo accusato di torture con varie denunce incluse in un processo del 2022. La sua visita ha scatenato reazioni furibonde da parte delle opposizioni politiche in Italia.

Elly Schlein, segretaria del Partito Democratico, ha chiesto trasparenza dal governo riguardo alla presenza di miliziani libici in Italia, mentre Angelo Bonelli di Alleanza Verdi Sinistra ha descritto l’Italia come un rifugio per trafficanti e torturatori. Riccardo Magi di +Europa ha sottolineato la gravità della situazione, chiedendo che Meloni fornisca spiegazioni in aula e che non permetta a Al-Kikli di tornare in patria con onori. Questo caso aggiunge ulteriore pressione alle autorità italiane in merito alla gestione delle relazioni con la Libia e il tema dei diritti umani.

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