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Sono 7 le città inglesi entrate nella shortlist delle location candidate ad ospitare l’Eurovision Song Contest del prossimo anno. Si tratta di Birmingham, Glasgow, Leeds, Liverpool, Manchester, Newcastle e Sheffield che si sfideranno per organizzare l’evento a maggio.

Venti città hanno presentato la loro candidatura – ha reso noto la Bbc – comprese Londra e Belfast. Il Regno Unito è stato scelto per ospitare il concorso dopo che gli organizzatori hanno deciso che non poteva essere ospitato dall’Ucraina, vincitrice del 2022, per ovvi motivi di sicurezza e logistica visto il conflitto ancora in corso con la Russia.

E l’Inghilterra è stato il candidato naturale a subentrare, visto che il cantante britannico Sam Ryder è arrivato secondo quest’anno a Torino. Dopo l’assegnazone all’Inghilterra, è partita la consueta competizione tra le città del Paese ospitante a cui fanno gola sia le migliaia di visitatori che l’attenzione di circa 160 milioni di telespettatori in tutto il mondo.

La shortlist ha tenuto conto di una serie di requisiti necessari per l’organizzazione del grande e complesso evento, a partire dalla presenza nelle città candidate di un’arena abbastanza capiente e che possa essere libera per almeno 6 settimane prima dell’evento per permettere l’organizzazione dentro e intorno del famigerato Eurovision Village.

Dal punto di vista della location, a quanto apprende l’Adnkronos da fonti della Bbc, la città più avvantaggiata sembra essere Manchester con la AO Arena che ha una capienza di 21.000 persone, seguita dal Resorts World di Birmingham (15.685 spettatori di capienza), dall’OVO Hydro di Glasgow (14.300), dal First Direct di Leeds (13.781), dall’Utilita Arena di Sheffield (13.600), dall’Utilita Arena di Newcastle (11.000) e dall’M&S Bank Arena di Liverpool (11.000).

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