Un nuovo programma della Fondazione Lilly mira a potenziare la ricerca in salute pubblica attraverso il finanziamento di trenta dottorati in Italia. Con un investimento complessivo di 1,5 milioni di euro, il progetto “30×30” è stato recentemente presentato a Roma e si propone di attrarre i migliori talenti per affrontare le sfide del sistema sanitario.
Il programma si concentra su cinque aree strategiche: innovazione digitale, sostenibilità economica, accesso e equità nella salute, prevenzione e salute pubblica, oltre alla formazione e internazionalizzazione. Ogni dottorato prevede collaborazioni con istituzioni accademiche internazionali, sfruttando anche la rete globale di Lilly.
Secondo Eurostat, l’Italia investe solo l’1,31% del proprio PIL in ricerca e sviluppo, un valore inferiore alla media europea, evidenziando una carenza nelle risorse dedicate alla salute. In particolare, la spesa sanitaria pubblica in Italia è del 6,7%, rispetto a percentuali maggiori in altri paesi europei, come la Spagna e la Francia.
Durante la presentazione, Federico Villa, Direttore Generale della Fondazione Lilly per l’Italia, ha sottolineato l’importanza di investire nei giovani ricercatori, affinché possano contribuire attivamente al cambiamento del sistema sanitario. Il sottosegretario alla Salute, Marcello Gemmato, ha evidenziato come il Servizio sanitario nazionale necessiti di nuovi strumenti per rispondere meglio alle esigenze della popolazione, esprimendo apprezzamento per l’iniziativa della Fondazione.
Per facilitare il networking tra i ricercatori, la Fondazione annuncia anche una collaborazione con un attore globale nel settore dell’intelligenza artificiale, volta a migliorare la condivisione di informazioni. Inoltre, sono in programma attività educative nelle scuole per avvicinare i giovani al mondo della ricerca nel campo sanitario, nonché una Academy per la formazione continua dei professionisti della sanità.