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25 Novembre 2024: Cento Vittime di Violenza di Genere – I Nomi delle Donne Uccise

Il 25 novembre si celebra la Giornata mondiale contro la violenza sulle donne, un momento per riflettere sulla violenza di genere e ricordare le vittime, con oltre 100 femminicidi registrati negli ultimi 11 mesi. Tuttavia, i dati sono frequentemente incompleti, lasciando fuori molte storie di sofferenza. Le polemiche si intensificano in questo giorno, con manifestazioni e dibattiti che esprimono la rabbia per l’inefficienza delle istituzioni nel combattere il femminicidio nonostante le promesse di azioni concrete.

La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha ribadito la necessità di rispondere a questa emergenza con misure adeguate, invitando le donne a richiedere aiuto, ricordando il numero 1522. Tuttavia, a mancare è un adeguato richiamo all’educazione degli uomini verso la non violenza. Anche il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha messo in luce le radici culturali della violenza di genere, evidenziando disuguaglianze e stereotipi di genere che perpetuano questi comportamenti.

Il femminicidio non colpisce solo donne cisgender, ma anche persone lesbiche e trans, e le vittime sono spesso persone vicine ai colpevoli, come familiari o partner. I dati ufficiali e quelli raccolti sui social media, tramite il lavoro di podcaster e attivisti, dimostrano l’estensione del problema. Questi elenchi, che documentano i nomi delle vittime di femminicidio, sono un’importante risorsa per non dimenticare le loro storie.

La violenza di genere è infatti un fenomeno endemico, legato al patriarcato e spesso perpetrato da uomini italiani. La letteratura scientifica suggerisce che molti uomini non accettano il rifiuto o cercano di controllare le donne, causando tragedie. Con un numero crescente di vittime, è evidente che le azioni intraprese fino ad ora non siano sufficienti.

Le manifestazioni come quelle del movimento Non una di Meno evidenziano la necessità di cambiamenti concreti nella società. È fondamentale affrontare i pregiudizi e gli atteggiamenti discriminatori per proteggere le donne e garantire il rispetto dei loro diritti nel lavoro, nella famiglia e nella comunità. La Giornata contro la violenza di genere è così un’opportunità per una riflessione collettiva e per richiedere un impegno reale e costante nel combattere queste violenze.

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