L’ondata di maltempo che ha colpito la provincia di Bologna ha portato a un tragico incidente che ha causato la morte di un giovane di 20 anni, Simone Farinelli, trovato senza vita a Pianoro. Il 20 ottobre, Farinelli si trovava in auto con il fratello Andrea, quando il veicolo è stato travolto dall’alluvione causata dalla piena del fiume Zena. Mentre Andrea è riuscito a fuggire dall’abitacolo, Simone è rimasto intrappolato e il suo corpo è stato rinvenuto dai vigili del fuoco nella mattina successiva.
I due giovani erano originari di Ozzano Emilia e si stavano recando a Pianoro per visitare il compagno della madre. Il maltempo ha colpito severamente la provincia, con il sindaco Luca Vecchiettini che ha descritto la situazione come peggiore delle aspettative. Ha comunicato che le forze disponibili non erano sufficienti per far fronte all’emergenza e che la situazione stava diventando critica fin dalla sera del 19 ottobre.
Le conseguenze dello maltempo sono state devastanti: la regione Emilia-Romagna ha subito gravi danni, con il fiume Ravone che è esondato e ha portato a evacuazioni in diverse aree, tra cui Budrio, Selva Malvezzi e Traversara. Le scuole a Budrio rimarranno chiuse per il 21 ottobre a causa dell’emergenza. Anche la costa romagnola ha subito allagamenti, in particolare a Cesenatico, Gatteo Mare e Bellaria Igea.
L’intervento dei vigili del fuoco è stato massiccio, con circa 600 operazioni necessarie nella regione, di cui 165 nella zona di Bologna. Le precipitazioni nella notte hanno raggiunto un valore superiore a quanto normalmente registrato in due mesi, aggravando ulteriormente la situazione. I danni e le difficoltà causate dal maltempo hanno reso evidente la necessità di una risposta coordinata e tempestiva da parte delle autorità locali e regionali per gestire l’emergenza e garantire la sicurezza dei cittadini.