Un ragazzo di 18 anni è morto a Napoli a causa di una emorragia cerebrale, dopo essere stato colpito alla nuca da un proiettile nella zona di via Tribunali alle 5 del mattino di sabato 9 novembre. Era stato ricoverato all’ospedale Vecchio Pellegrini, ma a causa del rischio di vita imminente non era stato sottoposto a intervento chirurgico. La polizia è intervenuta nell’ospedaliera, dove ci sono stati momenti di tensione all’arrivo di familiari e amici. Il 18enne era cugino di Luigi Caiafa, un ragazzo di 17 anni ucciso da un poliziotto durante una rapina nel 2020.
La squadra mobile sta indagando per ricostruire la dinamica dei fatti. Testimonianze indicano che un uomo si sarebbe avvicinato alla vittima, sparando un colpo alla testa, per poi fuggire. Gli inquirenti stanno cercando di capire chi fosse il 18enne, analizzando le sue frequentazioni e i suoi ultimi spostamenti. Si stanno effettuando verifiche anche sulle immagini delle telecamere di sorveglianza della zona.
Il 9 novembre è in programma a Napoli una manifestazione contro la violenza giovanile, in risposta a recenti omicidi, tra cui quello di Santo Romano, un calciatore di 19 anni ucciso durante una lite a San Sebastiano al Vesuvio. Romano era intervenuto per sedare una rissa e sarebbe stato ucciso da un 17enne. L’aumento della violenza giovanile sta preoccupando la comunità napoletana, con crescenti richieste di giustizia e sicurezza.
Il caso del 18enne colpito rappresenta un ulteriore tassello di una crisi di violenza che coinvolge i giovani nella città, evidenziando la necessità di interventi efficaci da parte delle autorità per prevenire tali episodi. La situazione resta tesa e la comunità è in cerca di risposte sulla crescente minaccia della violenza giovanile.